- - Primo tema: FRATELLI - Titolo primo film: BROTHERS
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- - Primo tema: FRATELLI - Titolo primo film: BROTHERS
Qui ci scanneremo e insulteremo in varie lingue ...speriamo
ps. le emoticon di questo forum mi fanno ridere un sacco
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Ultima modifica di Sputnik il Mer Nov 18, 2009 11:32 am - modificato 1 volta.
Re: - - Primo tema: FRATELLI - Titolo primo film: BROTHERS
Effettivamente non sono male. Metti nel titolo del topic il titolo del tema, poi per ogni tema apriremo un topic, su su, per benino.
Domanda: saremo mai più di due a scrivere in questo forum?
NOOOOO
Che nostalgia, la faccina che c'era sul vecchio MyMag.
Vabbè, il primo tema è Fratelli, e Pino non capisce un cazzo.
Domanda: saremo mai più di due a scrivere in questo forum?
NOOOOO
Che nostalgia, la faccina che c'era sul vecchio MyMag.
Vabbè, il primo tema è Fratelli, e Pino non capisce un cazzo.
Andre- Messaggi : 83
Data d'iscrizione : 08.11.09
Età : 38
Località : Sansepolcro - Bologna
Re: - - Primo tema: FRATELLI - Titolo primo film: BROTHERS
A proposito, verrà fatta una discussione a voce di persona dopo le proiezioni dei film, di cui l'utente, nonché moderatore, Andre stenderà un dettagliato riassunto in questo topic
Ovviamente, dopo aver ringraziato Andrea per il lavoro svolto, invito tutti gli utenti a continuare il dibattito anche nei giorni seguenti qui, aggiungendo anche gli assenti per malattia o ragioni sessuali e per gli assenti per cause giografiche (tipo kecco). Quindi, dove sta la bellezza del tutto? sta nel fatto che questo geniale cineforum può essere perpetrato, notare la giustapposizione del verbo, anche a distanza
CHE MERAVIGLIA!!!
Ovviamente, dopo aver ringraziato Andrea per il lavoro svolto, invito tutti gli utenti a continuare il dibattito anche nei giorni seguenti qui, aggiungendo anche gli assenti per malattia o ragioni sessuali e per gli assenti per cause giografiche (tipo kecco). Quindi, dove sta la bellezza del tutto? sta nel fatto che questo geniale cineforum può essere perpetrato, notare la giustapposizione del verbo, anche a distanza
CHE MERAVIGLIA!!!
Ultima modifica di Sputnik il Mer Nov 18, 2009 2:31 am - modificato 1 volta.
Re: - - Primo tema: FRATELLI - Titolo primo film: BROTHERS
Scusi, io non ho capito un cazzo.
Andre- Messaggi : 83
Data d'iscrizione : 08.11.09
Età : 38
Località : Sansepolcro - Bologna
Re: - - Primo tema: FRATELLI - Titolo primo film: BROTHERS
Sputnik ha scritto: Andre stenderà un dettagliato riassunto in questo topic .
Fortunello!!
Sputnik ha scritto: ragioni sessualii.
Anny- Messaggi : 27
Data d'iscrizione : 09.11.09
Età : 37
Località : Sansepolcro/Bologna
Re: - - Primo tema: FRATELLI - Titolo primo film: BROTHERS
Madonna quanto so fatta brava co sto forum.. per citare quelle cose di Sputnik c'ho mezzo solo mezzora!!!!!
Anny- Messaggi : 27
Data d'iscrizione : 09.11.09
Età : 37
Località : Sansepolcro/Bologna
Re: - - Primo tema: FRATELLI - Titolo primo film: BROTHERS
Smettetela di andare OT spammoni!!!
RESOCONTO PRIMA SERATA
Film: Brother (Takeshi Kitano - 2000)
Partecipanti: Simone, Annalisa, Andrea, Francesco, Daniele.
Serata piacevole e discussione intensa, alla faccia di chi non è venuto
Ottimo dolcetti al cocco gentilmente offerti da Francy nonchè biafra... spogliarello di Anny (per il pubblico maschile) e di Andrea (per quello femminile)...
Voti: Sputnik 7, Anny 4.5, Andre 8.5, biafra 5.5, Daniele 7, Lucia 6.5.
Media: 6.5
Grazie a tutti i partecipanti
RESOCONTO PRIMA SERATA
Film: Brother (Takeshi Kitano - 2000)
Partecipanti: Simone, Annalisa, Andrea, Francesco, Daniele.
Serata piacevole e discussione intensa, alla faccia di chi non è venuto
Ottimo dolcetti al cocco gentilmente offerti da Francy nonchè biafra... spogliarello di Anny (per il pubblico maschile) e di Andrea (per quello femminile)...
Voti: Sputnik 7, Anny 4.5, Andre 8.5, biafra 5.5, Daniele 7, Lucia 6.5.
Media: 6.5
Grazie a tutti i partecipanti
Ultima modifica di Sputnik il Lun Nov 30, 2009 1:50 am - modificato 1 volta.
Re: - - Primo tema: FRATELLI - Titolo primo film: BROTHERS
Arriviamo in ritardo io e Daniele, ma manca ancora Francy. Si sarebbe fatto perdonare subito, nel porgere come immeritato omaggio all'ospite un vassoio di biscottini al cocco, che anche Mao sapeva essermi particolarmente graditi.
Accettata duramente l'idea che solo alla fine della visione avremmo reso loro giustizia, inizio per forza di cose ad inveire contro il suddetto ed indaguato ospite. Il quale nemmeno aveva scelto un film, e cercava riparo dietro fragili argomentazioni.
Si rivelava fallace la ricerca dei sottotitoli per una prima visione, ed accadeva quindi una cosa strana. Un evento singolare, se così vogliamo dire: Pino m'ha fatto vedere un film che m'è piaciuto.
Come abbiamo poi convenuto assieme il voto ha senso nella misura in cui rappresenta le tue impressioni su un film, senza pretesa di creare una classifica oggettiva nemmeno nelle preferenze di una persona sola, poiché tanti aspetti influiscono in maniera differente. Forse ognuno potrebbe avere sue proprie classifiche basate su differenti aspetti, ma una univoca è effettivamente abbastanza limitante.
Dico questo per "giustificare" il mio voto, che è effettivamente molto alto. Ma per nulla lo rinnego, tutt'altro.
Come ho detto ieri sera questo film è effettivamente incompleto, monodimensionale. Ma era la sua strada, il suo sviluppo naturale. E per il mio gusto personale non si poteva fare molto meglio che così.
Un solo film visto, troppo poco per giudicare un regista. Ma non posso che usare il termine Maestro. Sequenze che, nella loro asciuttezza, trasudano cinema. Creare immagine dal nulla, da un soggetto che spesso non c'è. Precisione, chiarezza: un montaggio cristallino, eccezionale.
Ma anche un modo di proporre immagini d'altrocanto crude e forti con naturalezza, amalgamandole bene con il resto.
Questo è forse un aspetto importante del film per come lo ho visto io: un destino - ma forse destino è una parola troppo nobile - ineluttabile, inevitabile. E le cose più truci, vissute con distacco misto a grettezza. Non cinismo, che richiederebbe una maggiore profondità d'animo - introvabile questa nella quasi totalità dei personaggi - .
E da ciò la monodimensionalità del film: non ci si deve aspettare una svolta, sarebbe fuori dallo script. Per ciò, a mio modo di vedere, non ha molto senso indagare le dinamiche delle emozioni del protagonista (del resto unico personaggio leggermente abbozzato dal punto di vista emozionale): ideali gretti entro i quali lui è impostato, come rispetto, onore, famiglia, si mescolano confusamente con sentimenti quali amore ed amicizia, ma senza che in fondo nemmeno il protagonista stesso sembri poter immaginare un altro finale, una catarsi completa, un mondo senza dita mozzate e cervelli spiattellati nei muri.
E pare estremamente parziale il riscatto ottenuto alla fine, a fronte di un'esistenza vissuta in maniera brutale e retrograda, inchiavardata tra vecchi rituali, uccisioni scellerate, e autosbudellamenti.
Insomma, finito il film abbiamo mangiato i biscotti, eddaje.
Poi abbiamo chiacchierato a proposito del film - io negli stessi concetti di cui sopra, ma temo in maniera un po' meno ordinata, gli altri se vogliono diranno la loro - e un po' a proposito di cinema, gli altri si sono dovuti sorbire una scena di Kill Bill perché qualcosa di spaghetti/leoniano ci deve essere sempre, abbiamo fatto gli spogliarelli, il solito insomma.
Ah, a proposito della tematica fratelli: a mio modo di vedere il film non offriva particolari spunti a riguardo, come ho detto.
Ma questo sarebbe un altro discorso interessante che prima non ho preso ad affrontare perché era tardi: ci sono film che nascono per affrontare una tematica, che si incentrano su un ideale o un rapporto e sviscerano quello ("12 angry Men" la giustizia; "American History X" il rapporto tra fratelli, per esempio) mentre altri, la maggior parte dei film direi, vedono quantomeno la cosa da un solo punto visuale, e toccano la tale tematica solo superficialmente come molte altre all'interno dello stesso film.
Spunti ne vengono offerti ugualmente, se poi si vuole parlare di quel dato tema, ma penso che in relazione a questa visione fosse più interessante parlare del film in sé che non del rapporto tra fratelli (di sangue, di vita, o quel che volete).
Per legarsi all'esempio di prima se guardi "Le Invasioni Barbariche" (buh) o "Mare Dentro" (viva) è più naturale che poi finisci a parlare approfonditamente di eutanasia, ecco.
Vabbè, scusate per la prolissità. Buonanotte, e buonafortuna (cit.).
Accettata duramente l'idea che solo alla fine della visione avremmo reso loro giustizia, inizio per forza di cose ad inveire contro il suddetto ed indaguato ospite. Il quale nemmeno aveva scelto un film, e cercava riparo dietro fragili argomentazioni.
Si rivelava fallace la ricerca dei sottotitoli per una prima visione, ed accadeva quindi una cosa strana. Un evento singolare, se così vogliamo dire: Pino m'ha fatto vedere un film che m'è piaciuto.
Come abbiamo poi convenuto assieme il voto ha senso nella misura in cui rappresenta le tue impressioni su un film, senza pretesa di creare una classifica oggettiva nemmeno nelle preferenze di una persona sola, poiché tanti aspetti influiscono in maniera differente. Forse ognuno potrebbe avere sue proprie classifiche basate su differenti aspetti, ma una univoca è effettivamente abbastanza limitante.
Dico questo per "giustificare" il mio voto, che è effettivamente molto alto. Ma per nulla lo rinnego, tutt'altro.
Come ho detto ieri sera questo film è effettivamente incompleto, monodimensionale. Ma era la sua strada, il suo sviluppo naturale. E per il mio gusto personale non si poteva fare molto meglio che così.
Un solo film visto, troppo poco per giudicare un regista. Ma non posso che usare il termine Maestro. Sequenze che, nella loro asciuttezza, trasudano cinema. Creare immagine dal nulla, da un soggetto che spesso non c'è. Precisione, chiarezza: un montaggio cristallino, eccezionale.
Ma anche un modo di proporre immagini d'altrocanto crude e forti con naturalezza, amalgamandole bene con il resto.
Questo è forse un aspetto importante del film per come lo ho visto io: un destino - ma forse destino è una parola troppo nobile - ineluttabile, inevitabile. E le cose più truci, vissute con distacco misto a grettezza. Non cinismo, che richiederebbe una maggiore profondità d'animo - introvabile questa nella quasi totalità dei personaggi - .
E da ciò la monodimensionalità del film: non ci si deve aspettare una svolta, sarebbe fuori dallo script. Per ciò, a mio modo di vedere, non ha molto senso indagare le dinamiche delle emozioni del protagonista (del resto unico personaggio leggermente abbozzato dal punto di vista emozionale): ideali gretti entro i quali lui è impostato, come rispetto, onore, famiglia, si mescolano confusamente con sentimenti quali amore ed amicizia, ma senza che in fondo nemmeno il protagonista stesso sembri poter immaginare un altro finale, una catarsi completa, un mondo senza dita mozzate e cervelli spiattellati nei muri.
E pare estremamente parziale il riscatto ottenuto alla fine, a fronte di un'esistenza vissuta in maniera brutale e retrograda, inchiavardata tra vecchi rituali, uccisioni scellerate, e autosbudellamenti.
Insomma, finito il film abbiamo mangiato i biscotti, eddaje.
Poi abbiamo chiacchierato a proposito del film - io negli stessi concetti di cui sopra, ma temo in maniera un po' meno ordinata, gli altri se vogliono diranno la loro - e un po' a proposito di cinema, gli altri si sono dovuti sorbire una scena di Kill Bill perché qualcosa di spaghetti/leoniano ci deve essere sempre, abbiamo fatto gli spogliarelli, il solito insomma.
Ah, a proposito della tematica fratelli: a mio modo di vedere il film non offriva particolari spunti a riguardo, come ho detto.
Ma questo sarebbe un altro discorso interessante che prima non ho preso ad affrontare perché era tardi: ci sono film che nascono per affrontare una tematica, che si incentrano su un ideale o un rapporto e sviscerano quello ("12 angry Men" la giustizia; "American History X" il rapporto tra fratelli, per esempio) mentre altri, la maggior parte dei film direi, vedono quantomeno la cosa da un solo punto visuale, e toccano la tale tematica solo superficialmente come molte altre all'interno dello stesso film.
Spunti ne vengono offerti ugualmente, se poi si vuole parlare di quel dato tema, ma penso che in relazione a questa visione fosse più interessante parlare del film in sé che non del rapporto tra fratelli (di sangue, di vita, o quel che volete).
Per legarsi all'esempio di prima se guardi "Le Invasioni Barbariche" (buh) o "Mare Dentro" (viva) è più naturale che poi finisci a parlare approfonditamente di eutanasia, ecco.
Vabbè, scusate per la prolissità. Buonanotte, e buonafortuna (cit.).
Andre- Messaggi : 83
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Località : Sansepolcro - Bologna
Re: - - Primo tema: FRATELLI - Titolo primo film: BROTHERS
Ah, un'ultima cosa: vedere questo film doppiato è da galera. Sono abbastanza convinto che il contrasto tra le varie culture sia un aspetto che sarebbe venuto fuori in maniera molto maggiore, e non solo perché dicono parole differenti, ovviamente.
Andre- Messaggi : 83
Data d'iscrizione : 08.11.09
Età : 38
Località : Sansepolcro - Bologna
Re: - - Primo tema: FRATELLI - Titolo primo film: BROTHERS
A me il film è piaciuto, anche perchè sennò non lo proponevo
Non è sicuramente perfetto, in alcune cose un po' mancante, però mi piace come Kitano mostra la sua storia.
Riguardo al tema secondo me si potrebbe dire che Kitano racconta il mondo degenerato dei "fratelli" della Yakuza, la mafia giapponese, che vive dei suoi codici e di regole che non hanno niente di umano; i fratelli di sangue, o pseudotale in quanto fratellastri: comunque un legame non definitivo o eterno, visto che abbandona quasi il fratello vero e proprio; infine i fratelli di vita, potremmo dire, cioè due persone che legano perché affini, perché vicini anche se di culture e abitudini molto distanti.
Non è sicuramente un film che apre il cuore dello spettatore alla gioia e alla speranza, non c'è scampo per un killer, il suo destino è quello di uccidere ed essere ucciso, anche se nel finale un'apertura umana secondo me c'è ed è positiva.
Confermo, VOTO: 7
Alcuni shot del film che mi son piaciuti...
Non è sicuramente perfetto, in alcune cose un po' mancante, però mi piace come Kitano mostra la sua storia.
Riguardo al tema secondo me si potrebbe dire che Kitano racconta il mondo degenerato dei "fratelli" della Yakuza, la mafia giapponese, che vive dei suoi codici e di regole che non hanno niente di umano; i fratelli di sangue, o pseudotale in quanto fratellastri: comunque un legame non definitivo o eterno, visto che abbandona quasi il fratello vero e proprio; infine i fratelli di vita, potremmo dire, cioè due persone che legano perché affini, perché vicini anche se di culture e abitudini molto distanti.
Non è sicuramente un film che apre il cuore dello spettatore alla gioia e alla speranza, non c'è scampo per un killer, il suo destino è quello di uccidere ed essere ucciso, anche se nel finale un'apertura umana secondo me c'è ed è positiva.
Confermo, VOTO: 7
Alcuni shot del film che mi son piaciuti...
Re: - - Primo tema: FRATELLI - Titolo primo film: BROTHERS
Confermo le impressioni positive sul film di ieri, e il voto (7) che non sembra altissimo, ma in realtà lo è infatti mi risulterebbe difficile dare un voto troppo alto o troppo basso a un film così marcatamente di genere, visto che è un genere che mastico poco, di cui non conosco topoi e stilemi (eh?).
Di base, Kitano riesce a rendere visivamente bellissima qualasiasi cosa. L'asciuttezza dei colori e dei dialoghi rendono l'intera vicenda efficacie e diretta, è un film che colpisce senza una ricerca di empatia da parte dello spettatore, anzi, prosegue secondo la strada tracciata senza curarsi di ciò che lo spettatore si aspetta, del turning point per il protagonista, che non arriverà mai.
Crudo, esagerato, violento ma non pesante, a mio parere.
Dopo Hana-Bi e L'estate di Kikujiro, confermo le mie ottime impressioni per Kitano, e mi complimento con l'amministratore per la scelta del film
Ovviamente a tutti coloro che volessero approfondire, rimando al mio sito di riferimento in materia cinefila: http://www.spietati.it/archivio/recensioni/rece-2000-2001/rece-2000-2001-b/brother.htm
Un saluto a tutti.
p.s.
dovendo dipendere da Andrea per il trasporto (al momento non sono motorizzato), non posso assicurare una grande assiduità...dalla settimana prossima mi ricominciano le lezioni, e tutte le mattine devo essere in facoltà alle 8.30
Di base, Kitano riesce a rendere visivamente bellissima qualasiasi cosa. L'asciuttezza dei colori e dei dialoghi rendono l'intera vicenda efficacie e diretta, è un film che colpisce senza una ricerca di empatia da parte dello spettatore, anzi, prosegue secondo la strada tracciata senza curarsi di ciò che lo spettatore si aspetta, del turning point per il protagonista, che non arriverà mai.
Crudo, esagerato, violento ma non pesante, a mio parere.
Dopo Hana-Bi e L'estate di Kikujiro, confermo le mie ottime impressioni per Kitano, e mi complimento con l'amministratore per la scelta del film
Ovviamente a tutti coloro che volessero approfondire, rimando al mio sito di riferimento in materia cinefila: http://www.spietati.it/archivio/recensioni/rece-2000-2001/rece-2000-2001-b/brother.htm
Un saluto a tutti.
p.s.
dovendo dipendere da Andrea per il trasporto (al momento non sono motorizzato), non posso assicurare una grande assiduità...dalla settimana prossima mi ricominciano le lezioni, e tutte le mattine devo essere in facoltà alle 8.30
Re: - - Primo tema: FRATELLI - Titolo primo film: BROTHERS
Dopo tutti questi bei commenti positivi arrivo io a riconfermare il mio 4 e mezzo !
Sono sicuramente la più ignorante in cinema tra voi cineforumini quindi posso solo permettermi un commento personale basato su cosa il film mi trasmette sul momento.
Onestamente, come ho detto ieri sera, un film così a me non lascia nulla, o davvero poco. Il tema in sè, per prima cosa, non mi entusiasma e in più, forse (anzi senza forse) per un mio limite non riesco ad entrare in sintonia con questi film giapponesi.. od orientali in genere.. non che mi possa definire un'esperta, ma per i pochi che ho visto sono film che non riesco a capire e a fare miei fino in fondo. Dipenderà sicuramente dalla distanza culturale, come dicevamo ieri sera, ma spesso scene e dialoghi mi spiazzano, e (sono pronta agli insulti) mi sembrano un pò ridicoli.
Comunque, ribadisco, è un problema mio
Per quanto riguarda la tematica "fratelli" quoto Andre, ma non sto a riportare tutto il suo ultimo paragrafo, anche perche al momento non me riesce !! ahahah
Dunque.. VOTO: 4 e mezzo
Scene che mi sono piaciute (da "profana"): la scena dove sono inquadrate le ombre, la scena dove non inquadra le teste degli attori che parlano ma solo dalle spalle in giù, la scena verso la fine quando inquadra l'uomo morto in macchina mentre fuori c'è la sparatoria ( ci siamo capiti no? )
Scene che m'han dato il mal di mare: inquadratura in diagonale che poi si raddrizza
ok basta! vi saluto
Ps: pure io non potrò essere presente ogni lunedi, perche con molta probabilità non sarò proprio a Bologna. Comunque se siamo tutti d'accordo, mi fate sapere il film e io me lo guardo.. faccio i compiti a casa insomma!
Baci!
Sono sicuramente la più ignorante in cinema tra voi cineforumini quindi posso solo permettermi un commento personale basato su cosa il film mi trasmette sul momento.
Onestamente, come ho detto ieri sera, un film così a me non lascia nulla, o davvero poco. Il tema in sè, per prima cosa, non mi entusiasma e in più, forse (anzi senza forse) per un mio limite non riesco ad entrare in sintonia con questi film giapponesi.. od orientali in genere.. non che mi possa definire un'esperta, ma per i pochi che ho visto sono film che non riesco a capire e a fare miei fino in fondo. Dipenderà sicuramente dalla distanza culturale, come dicevamo ieri sera, ma spesso scene e dialoghi mi spiazzano, e (sono pronta agli insulti) mi sembrano un pò ridicoli.
Comunque, ribadisco, è un problema mio
Per quanto riguarda la tematica "fratelli" quoto Andre, ma non sto a riportare tutto il suo ultimo paragrafo, anche perche al momento non me riesce !! ahahah
Dunque.. VOTO: 4 e mezzo
Scene che mi sono piaciute (da "profana"): la scena dove sono inquadrate le ombre, la scena dove non inquadra le teste degli attori che parlano ma solo dalle spalle in giù, la scena verso la fine quando inquadra l'uomo morto in macchina mentre fuori c'è la sparatoria ( ci siamo capiti no? )
Scene che m'han dato il mal di mare: inquadratura in diagonale che poi si raddrizza
ok basta! vi saluto
Ps: pure io non potrò essere presente ogni lunedi, perche con molta probabilità non sarò proprio a Bologna. Comunque se siamo tutti d'accordo, mi fate sapere il film e io me lo guardo.. faccio i compiti a casa insomma!
Baci!
Anny- Messaggi : 27
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Località : Sansepolcro/Bologna
Re: - - Primo tema: FRATELLI - Titolo primo film: BROTHERS
Daniele ha scritto:L'asciuttezza dei colori e dei dialoghi rendono l'intera vicenda efficacie e diretta, è un film che colpisce senza una ricerca di empatia da parte dello spettatore, anzi, prosegue secondo la strada tracciata senza curarsi di ciò che lo spettatore si aspetta, del turning point per il protagonista, che non arriverà mai.
Crudo, esagerato, violento ma non pesante, a mio parere.
Yup.
Andre- Messaggi : 83
Data d'iscrizione : 08.11.09
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Località : Sansepolcro - Bologna
Re: - - Primo tema: FRATELLI - Titolo primo film: BROTHERS
Scrivo solo ora perchè il film l'ho visto in differita solo oggi.
Ho dato uno sguardo ai vostri commenti e come sempre ci sono spunti interessanti.
Il film oggettivamente non è 'facile' sia per la complessità degli argomenti, sia per l'ermetismo con il quale sono trattati, sia per la regia, sia per il ritmo... tutto questo però, a mio avviso, rientra tutto sotto un unico aspetto: la distanza culturale. I film di Kitano sono figli di una cultura troppo distante da noi, ne possiamo essere affascinati ma non potremo mai capirli fino in fondo. Anche la mimica facciale per noi occidentali ha un significato completamente diverso, mentre guardavo il film ho avuto la sensazione di essere di fronte a qualcosa che rappresentasse il risultato di una cultura ricchissima ma molto distante.
Non credo sia sbagliato dire che i dialoghi sembrano stupidi, in qualunque film 'occidentale' lo sarebbero. Detto questo ovviamente tutto deve essere contestualizzato. Quindi i dialoghi più che stupidi li definirei lontani dalla nostra sensibilità.
Di Kitano avevo già visto Dolls e L'estate di Kikujiru quinidi avevo una vaga idea di quello a cui andavo incontro.
Il film mi è piaciuto ma ho diverse riserve. Il voto che ho pensato nell'immediato era un 6.5 e , a distanza di qualche ora, lo riconfermerei.
Le riserve riguardano per lo più i problemi oggettivi dei quali parlavo sopra ma non solo. Non posso dire che sia un film che mi ha divertito, ad essere sincera mi ha anche un pò annoiato, sarà per il ritmo.
Per quanto riguarda il tema fratelli avete già detto molto, interessante potrebbe essere notare la diversità del concetto nella cultura americana e nella cultura giapponese: 'il fratello' pronunciato da Kitano al nero (quello dei soldi dai avete capito, nn ricordo il nome), non è lo stesso 'fratello' del nero... è un concetto sul quale dovrei pensare meglio, ora ci rifletto però torno sempre sullo stesso concetto: la distanza culturale.
Ho dato uno sguardo ai vostri commenti e come sempre ci sono spunti interessanti.
Il film oggettivamente non è 'facile' sia per la complessità degli argomenti, sia per l'ermetismo con il quale sono trattati, sia per la regia, sia per il ritmo... tutto questo però, a mio avviso, rientra tutto sotto un unico aspetto: la distanza culturale. I film di Kitano sono figli di una cultura troppo distante da noi, ne possiamo essere affascinati ma non potremo mai capirli fino in fondo. Anche la mimica facciale per noi occidentali ha un significato completamente diverso, mentre guardavo il film ho avuto la sensazione di essere di fronte a qualcosa che rappresentasse il risultato di una cultura ricchissima ma molto distante.
Non credo sia sbagliato dire che i dialoghi sembrano stupidi, in qualunque film 'occidentale' lo sarebbero. Detto questo ovviamente tutto deve essere contestualizzato. Quindi i dialoghi più che stupidi li definirei lontani dalla nostra sensibilità.
Di Kitano avevo già visto Dolls e L'estate di Kikujiru quinidi avevo una vaga idea di quello a cui andavo incontro.
Il film mi è piaciuto ma ho diverse riserve. Il voto che ho pensato nell'immediato era un 6.5 e , a distanza di qualche ora, lo riconfermerei.
Le riserve riguardano per lo più i problemi oggettivi dei quali parlavo sopra ma non solo. Non posso dire che sia un film che mi ha divertito, ad essere sincera mi ha anche un pò annoiato, sarà per il ritmo.
Per quanto riguarda il tema fratelli avete già detto molto, interessante potrebbe essere notare la diversità del concetto nella cultura americana e nella cultura giapponese: 'il fratello' pronunciato da Kitano al nero (quello dei soldi dai avete capito, nn ricordo il nome), non è lo stesso 'fratello' del nero... è un concetto sul quale dovrei pensare meglio, ora ci rifletto però torno sempre sullo stesso concetto: la distanza culturale.
Lucia- Messaggi : 11
Data d'iscrizione : 09.11.09
Re: - - Primo tema: FRATELLI - Titolo primo film: BROTHERS
E brava anche la lucy che finalmente si è aggiunta al gruppo, a questo punto attendiamo gli altri ritardatari...
Interessante la questione della distanza culturale, a cui spesso mi son trovato di fronte vedendo film che provengono da altre realtà e su cui, fra l'altro, Kitano fa leva per sviluppare il suo film multiculturale.
C'è sicuramente una codificazione gestuale e un uso differente delle parole in film che nascono in posti tanto diversi e lontani, quindi direi che per poter avvicinarsi ad un mondo diverso occorra imparare a conoscerlo, entrare nei diversi meccanismi di comunicazione e nella diversa rete dei rapporti sociali. Per chiudere il discorso direi che anche nel linguaggio cinematografico si palesano le differenze culturali, sia, ovviamente a livello di scrittura, sia a livello visivo e di tempi narrativi.
Interessante la questione della distanza culturale, a cui spesso mi son trovato di fronte vedendo film che provengono da altre realtà e su cui, fra l'altro, Kitano fa leva per sviluppare il suo film multiculturale.
C'è sicuramente una codificazione gestuale e un uso differente delle parole in film che nascono in posti tanto diversi e lontani, quindi direi che per poter avvicinarsi ad un mondo diverso occorra imparare a conoscerlo, entrare nei diversi meccanismi di comunicazione e nella diversa rete dei rapporti sociali. Per chiudere il discorso direi che anche nel linguaggio cinematografico si palesano le differenze culturali, sia, ovviamente a livello di scrittura, sia a livello visivo e di tempi narrativi.
Re: - - Primo tema: FRATELLI - Titolo primo film: BROTHERS
Se poi mi si permette una piccola parentesi da linguista, quella che può sembrare "banalità" nei dialoghi, nella scelta delle parole, deriva da una profonda differenza fra la lingua giapponese e quella italiana. Mentre la nostra si caratterizza per la varietà lessicale, nel giapponese molto importante è il "tono", che in una lingua piatta come l'italiano (dal punto di vista fonologico) non c'è modo di riprodurre.
E questo accade in qualsiasi film giapponese, anche quelli curati meglio.
E questo accade in qualsiasi film giapponese, anche quelli curati meglio.
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